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LOTARIO VECCHI
(1888 - 1985)
Lotario Vecchi nacque a Parma il 17 luglio 1888. Trasferitosi con la famiglia a La Spezia, vi conseguì la licenza tecnica e imparò l'inglese e il francese (in seguito apprenderà anche lo spagnolo e il tedesco).
Divenuto nel 1908 piazzista a domicilio di romanzi a dispense, si spostò a Torino e poi a Roma, dove si rese conto dell'opportunità di stampare in proprio un buon libro da distribuire all'estero. Trasferitosi a Barcellona vi fondò la società Vecchi & Casini Editores che, mutata la ragione sociale, stamperà nel bel mezzo degli anni '30, tre periodici di grande successo (Yumbo, Aventuroso, La Revista de Tim Tyler).
Il clan Vecchi riuscì nel volgere di pochi anni a realizzare in tutta l'America Latina una vasta rete di depositi di un famoso romanzo. Dopo la crisi successiva al primo conflitto mondiale,
Vecchi si trasferì in Germania per stampare le dispense dei suoi romanzi. Ritornato nel 1923 in Italia, Vecchi fondò a Milano la Società Anonima Editrice Vecchi, per la quale assunse come piazzisti i tre fratelli Del Duca. Vecchi pubblicò, sempre a dispense, numerosi romanzi a carattere popolare, per poi passare ad opere di Blasco Ibanez, F.T. Marinetti, A.G. Bragaglia ed altri, ai quali fece seguito la rivista Il Teatro. Dopo aver aperto anche a Parigi (1924) una casa editrice, che divenne un rifugio di antifascisti, Vecchi fu costretto a stamparvi Il Merlo, diretto da Giannini, già fuoriuscito divenuto fascista. Finirà poi per editarvi, a partire dal 1935, i periodici Jumbo e Aventures e, durante il periodo bellico, Gavroche e Grandes Aventures.
A fine 1932 Lotario Vecchi pubblicò in Italia, con il materiale inglese della Amalgamated Press destinato al pubblico infantile, il settimanale Jumbo, al quale affiancò, l'anno successivo, Rin Tin-Tin, Primarosa, Tigre Tino e, nel 1934, il periodico umoristico Bombolo, di poco preceduto da LAudace, cui seguiranno ancora Robinson (1936) e infine Pinocchio (1937).
Lotario Vecchi morì a Milano il 20 settembre 1985.
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