YELLOW KID, IL PRIMO EROE DEL FUMETTO
CENTO ANNI MA NON LI DIMOSTRA
Un sorriso provocatorio e impertinente. È
questa una delle caratteristiche principali del capostipite del fumetto
moderno. Yellow Kid, il monello dal grande camicione giallo creato
da Richard Felton Outcault, oltre ad essere la mascotte ufficiale
di Expocartoon, è infatti il personaggio con il quale, nel
1896, nacquero i comics in senso moderno.
DUE PAROLE SU YELLOW KID
Alla fine del secolo scorso, per incrementare le vendite
dei giornali, alcuni magnati dell'editoria americana pensarono di far
uscire le loro testate anche di domenica. Fu però l'editore Joseph
Pulitzer il primo a capire che il supplemento domenicale poteva reclamizzare
ottimamente il suo giornale, il World. Altra trovata geniale fu
l'idea di usare in modo crescente il colore e l'illustrazione. E così,
il 5 maggio del 1895, apparve per la prima volta una vignetta
della serie Down in Hogan's Alley, tavole domenicali firmate da
Richard Felton Outcault, nelle quali figurava un ragazzino con
la testa grande e pelata, gli orecchi a sventola, due soli denti in bocca
e un sorriso sbarazzino, avvolto in una camicia da notte con sopra numerose
impronte di mani sporche. In molte delle tavole successive il ragazzino
giocava, però, un ruolo secondario o era addirittura assente. Tuttavia,
già nel gennaio del 1896, il monello acquisiva un ruolo
più importante e il classico camicione giallo: questi due elementi
e la mancanza di un nome fecero sì che la gente cominciasse a chiamarlo
Yellow Kid. Le cronache burlesche di Down Hogan's Alley
erano ambientate in un ghetto miserabile della periferia, popolato da
una giovanissima turma irriverente e un po' crudele su cui spiccava, appunto,
la figura di Yellow Kid con il suo camicione giallo sul quale comparivano
frasi salaci e slogan sentenziosi. Successive innovazioni tecnologiche
consentirono al "World" di pubblicare in tutta la loro perfezione
grafica (tratto, colore ecc.), le tavole realizzate da Outcault.
In un secondo momento, poi, si arrivò anche all'introduzione delle
caratteristiche "nuvolette" (balloons) e di tutti quegli
elementi che contribuirono a fare del personaggio ideato da Outcault
il capostipite del fumetto moderno. Una curiosità: il grande
successo di Yellow Kid scatenò una spettacolare concorrenza
tra i due "boss" dell'editoria americana Joseph Pulitzer e William
Hearst, editore, quest'ultimo, del New York Journal. Hearst,
infatti, reagì al successo del "Ragazzino giallo" creando
una rubrica a fumetti The American Humorist. E, successivamente,
decise di accaparrarsi a qualsiasi prezzo l'autore del monello giallo.
Outcault passò così a realizzare una nuova serie
del suo personaggio che apparve sul supplemento domenicale del "New
York Journal". Questo non impedì al "World" di continuare
a pubblicare le storie di Yellow Kid disegnate, però, da
George B. Luks, il quale cercò di mantenere lo stile dell'illustre
predecessore pur senza essere altrettanto dotato. All'epoca, infatti,
non esistevano precise disposizioni giuridiche sulla protezione del diritto
d'autore.
Le due versioni di Yellow Kid, comunque, scomparirono nel giro
di qualche anno, ma il personaggio continuò a vivere per proprio
conto attraverso giochi, statuette, un settimanale e dei libri (la raccolta
The Yellow Kid in McFaddines costituì il primo vero albo
a fumetti). Ancora oggi popolarissimo tra gli addetti ai lavori, l'irriverente
monello dal camicione giallo è il simbolo del Comic
Art Club e di Expocartoon, Mostra Mercato del Fumetto, del Cinema
d'Animazione e dei Games. La statuina di Yellow Kid è
anche il prestigioso premio, considerato ormai come l'Oscar dei
fumetti, che da molti anni viene assegnato nell'ambito del Salone
Internazionale dei Comics, del Film di Animazione e dell'illustrazione,
ad autori, disegnatori ed editori, italiani e stranieri.
"OPERAZIONE GUTEMBERG" UNA STORIA INEDITA DEL TERRIBILE
MONELLO
In occasione dei primi cento anni di vita del personaggio
creato da Outcault, nel 1996 la casa editrice Comic Art
dette inizio alla pubblicazione a puntate sul mensile Comic Art di un'avventura
a fumetti di Yellow Kid, dal titolo Operazione Gutemberg. La storia,
di 46 pagine, scritta da Rinaldo
Traini e disegnata da Corrado Mastantuono, č stata successivamente
raccolta in un unico albo cartonato. Sono state realizzate altre due
storie di Yellow Kid (di 46 pagina ciascuna), sempre
su testi di Rinaldo Traini: Lo scrigno delle memorie per i disegni di Stefano
Intini e Qui comincia l'avventura questa volta
disegnata da Alberto Lavoradori che sono ancora inedite.
Il personaggio Yellow Kid, il suo nome e le
storie o le immagini derivate e comunque riconducibili al
"carattere" sono protette da un deposito internazionale, dal registered
e dalla legge sul diritto d'autore e sono di proprietā della Famiglia
Traini. Il PREMIO YELLOW KID e la configurazione della statuetta
sono di proprietā di IMMAGINE-Centro di Studi Iconografici.
Tutte le immagini di Yellow Kid che
appaiono in questo sito sono state realizzate da Corrado Mastantuono e
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